Sei nella sezione Economia   -> Categoria:  Finanza  
Politica: ecco quanto ci costa. Ogni mese. Ogni Anno.

Politica: ecco quanto ci costa. Ogni mese. Ogni Anno.
Autore: Emilia Urso Anfuso
Data: 11/12/2011

 
 

Fra i primati imbarazzanti che l'Italia ha messo insieme negli anni, uno dei più odiosi e controversi è relativo ai costi della politica. Ne parliamo tutti ma quasi nessuno ne conosce la vera entità.

 

Tutti – più o meno – siamo a conoscenza degli stipendi dei politici e dei loro vitalizi, oltre ai tantissimi stipendi degli amministratori locali. Ma se vogliamo espandere la nostra conoscenza in tema costi della politica, è bene conoscere ben altre cifre.

 

In questi giorni di ferventi preparativi della messa in atto di una Manovra che ha tolto il sonno a milioni e milioni di italiani, sapere con una certa esattezza di cosa si parli davvero quando si accenna al tema dei costi della politica, potrà da un lato accrescere gli stati di insonnia, ma dall'altro, sapere se e come sarà possibile – da parte delle componenti politiche più attive per ciò che riguarda la guerra ai costi troppo esosi degli ambienti istituzionali – abbassare questa enorme pressione che grava fondamentalmente sulle spalle dei cittadini. E non certo i più ricchi.

 

Inizio dando una cifra: ogni anno la Politica in Italia costa ben 23 miliardi di euro. Questo dato, scaturisce sommando le spese sostenute da Camera e Senato più una lunga serie di spese per il  funzionamento di tutte le istituzioni.
 
Ma è un dato non completo. Perchè è riferito a tutto ciò che è ufficiale.
Pensate infatti alla miriade di persone che lavorano nel sottobosco della politica. Dai porta borse pagati a nero ai "consulenti" di non ben definita collocazione...

 

Il mantenimentro in essere delle due Camere costa ogni anno 1,7 miliardi di euro.
 

Sappiamo però che non è attraverso la o le Manovre che si possono mettere direttamente  le mani nelle tasche di Camera e Senato. Infatti, anche quest'anno, con l'articolo 5 si spiega che Camera e Senato possono «autonomamente deliberare» riduzioni di spesa, «anche con riferimento a spese di natura amministrativa e di personale». Se lo faranno, i risparmi andranno al bilancio dello Stato, che li dovrà destinare a interventi straordinari su «fame nel mondo», «assistenza ai rifugiati» o «beni culturali».

 

Vediamo ora alcune cifre nel dettaglio.

La Camera spende oltre un miliardo all'anno e il Senato circa 600 milioni

 

Le uscite per lo stipendio complessivo pagato ogni anno a deputati e senatori dalle rispettive camere di appartenenza sono pari a 144 milioni

Dal viaggio alla "bolletta" telefonica al Teatro etc...:A bilancio ci sono anche le voci aggiuntive che compongono la busta paga dei parlamentari. I Rimborsi spese pesano per altri 96,1 milioni

Le spese per gli ex parlamentari che hanno maturato il diritto a un assegno, una volta raggiunti i limiti di età nel loro complesso arrivano a 218,3 milioni e sono i famosi e tormentosi vitalizi

 

Per quanto riguarda la spesa annua tra i due rami del Parlamento per l'affitto di immobili impiegati come sedi istituzionali ecco che la cifra è pari a 45,5 milioni di euro.

 

C'è poi un capitolo a parte. I rimborsi elettorali. Con l'attuale Manovra, il taglio – in relazione al  2007 - arriverà al 30 per cento. Ma non è nulla se si pensa che in Germania, per esempio, i voti valgono 85 centesimi l'uno (e 38 centesimi quelli superiori al quarto milione, quindi la maggioranza per un partito come la Cdu che all'ultimo turno elettorale ne ha presi 16 milioni), da noi valgono e continueranno a valere una cifra esorbitante: 3,5 euro l'uno.

 

Peraltro, questo denaro giunge anche nelle tasche di coloro che non  siedernno in Parlamento. Il motivo? Le famose "soglie di sbarramento" che devono comunque essere superate  per ottenere i fondi che sono di gran lunga più generose rispetto a quelle che regolano la distribuzione dei seggi (alla Camera basta l'1% su base nazionale, anziché il 4%, e al Senato è sufficiente il 5% in una Regione, e non l'8%).

 

Ci sarebbero poi da calcolare i costi degli Enti Locali. E non è cosa facile poichè le voci in capitolo in questo caso sono tante e tali da non permettere dati certi e nemmeno stime possibili. Ciò che "si dice" è che nel prossimo futuro anche negli ambienti amministrativi dovrebbe arrivare la mannaiata che dovrebbe – ed uso sempre volutamente il condizionale – dimezzare di netto gli stipendi.

 

Qualche altra voce in bilancio in ordine sparso.

 

Auto blu (siamo il Paese col maggior numero di auto blu) ci costano circa un miliardo di euro l'Anno. Da tempo si parla di eliminarne una fetta. Nessuno garantisce che verrà fatto ed in tempi brevi.

 

Altre sono le voci nei capitoli di bilancio dello Stato Italiano, ma alcune non si riesce nemmeno a calcolarle in quanto a numeri precisi.

 

In pratica: l'Italia, rispetto al resto d'Europa, costa ai contribuenti un byuon 50% in più. In alcuni casi qualcosina oltre.

 

Visto che, quando si tratta di tagliare i costi della Politica tutti o quasi fanno melina mentre – contemporaneamente – si fa credere che l'Italia debba assolutamente uniformarsi e conformarsi ai costi medi europei, viene da chiedersi quali saranno alla fine, le misure che verranno prese in considerazione e messe in atto. E se poi, quste misure verranno davvero oltre che approvate messe in essere.

 

Il dubbio permane. Anche perchè, chi mai potrà controllare che effetticamente – ad esempio – verrà dimezzato il numero di auto blu, diminuiti gli stipendi dei politici e posti limiti ai vitalizi?

 

E che dire ancora delle migliaia di "consulenze" e pesudo tali che permangono e sono sempre  al confine fra ciò che si sa e ciò che non viene nemmeno detto?

 

Ad occhio e croce comunque, facendo i calcoli sulle dita, un bel pò di miliardi freschi ed immediati potremmo ottenerli proprio da questi ormai tormentosi tagli ai costi della politica. Che sono forse la voce più vessatoria, pressante ed iniqua sulla cittadinanza italiana fra tutte le voci in bilancio.

 

Anche perchè – va sempre ricordato – tutta questa ricchezza di vitalizi, stipendi, royalties e varie ed eventuali ha un ulteriore neo agli occhi di chiunque non faccia parte del gioco della politica italiana: l'assoluta, esatta, metodica puntualità con cui questo denaro esce dalle casse del Tesoro ed entra nei conti correnti di queste migliaia di persone ogni santo mese.

 

Con buonapace di chi in Italia, è arrivato persino a lavorare senza percepire lo stipendio. Pur di conservare – almeno – la faccia. Perchè ci avevano fatto credere che il lavoro nobilita l'Uomo. Ma nessuno ci ha mai detto quale tipo di lavoro.




Cosa ne pensi?
Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.
Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui



aaaa

Per commentare l'articolo occorre essere loggati e rispettare la netiquette del sito.


Se sei registrato effettua il login dal box qui a sinistra.

Se ancora non sei registrato fallo cliccando qui
I commenti:

Commento 1)
La redazione ed il direttore hanno piacere di rispondere ai commenti dei nostri lettori. Facci sapere cosa ne pensi dell'articolo. La tua opinione è per noi importante.

Commento di: emilia.urso Ip:83.73.103.204 Voto: 7 Data 16/05/2024 06:42:32

Sei iscritto su Facebook, Twitter o G+?
Commenta e condividi l'articolo direttamente.

Login
Inserisci il tuo username e la tua password per loggarti.

Username:


Password:

Remember me:

Non sei ancora iscritto?
Diventa subito uno sComunicato!

Dimenticata la password?
Clicca qui

 
Iscrizione newsletter
Inserisci il tuo indirizzo email

Vuoi cancellarti?
Clicca qui
 
 
Search
Ricerca articolo
Ricerca
Dove
Da data
A Data:
Tipo ricerca:
Almeno una parola

Tutte le parole
 
 
Petizioni
Facciamo sentire la nostra voce
Dimettiamoci dalla carica di Cittadini Italiani

Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz



Data:10/08/2013
Categoria:Politica e Governo
Obbiettivo:50000 firme

 
Correlati in Finanza

Autore: Chiara Vicario - Redazione Economia
Data: 27/05/2020
Settore giochi: scatta l'allarme cassa  integrazione straordinaria

Un allarme occupazionale che preoccupa un intero settore, ancora chiuso per il lockdown e che non intravede una possibile data di ripartenza del business. 

Leggi l'articolo

Autore: Lettera dei Presidenti Dario Gallina e Paolo Scudi
Data: 26/05/2020
Lettera di Unione Industriale di Torino e ANFIA al Presidente Conte

“Sollecitare un intervento governativo è vitale per recuperare l’operatività del settore automotive e la sua capacità di sviluppo decisiva per il progresso economico” – si legge nella lettera.

Leggi l'articolo

Autore: Redazione Economia
Data: 26/05/2020
Settore giochi e Fase 2: Ughi (Obiettivo 2016) 'Settore discriminato e beffato'

Un danno economico addizionale poiché non vi sono previsioni sulla data di riapertura dei luoghi di vendita (sale scommesse, sale bingo, sale giochi ecc...

Leggi l'articolo

Autore: Diletta Regoli - Redazione Economia
Data: 25/05/2020
Inchiesta Altroconsumo: l'impatto del Covid-19 sul portafogli degli italiani

L’emergenza coronavirus in corso non riguarda solo la salute ma anche l’economia delle famiglie, per questo Altroconsumo ha condotto un’indagine per analizzare il peso che sta avendo la pandemia sui bilanci degli italiani

Leggi l'articolo
GERENZA: Gli Scomunicati - L'informazione per chi non ha paura e chi ne ha troppa - PluriSet timanale nazionale - Reg. Tribunale di Roma N° 3 del 21 Gennaio 2014
Testata ideata e diretta da Emilia Urso Anfuso. Note legali.  Per informazioni commerciali e per entrare in contatto con la redazione potete chiamare lo 06 92938726 (Tel. e Fax) -